Intervista a Ilario Alicante

« Older   Newer »
  Share  
°Dj Siren°
icon3  view post Posted on 1/3/2009, 17:03     +1   -1




In occasione dell’esibizione live al party Love to Love del Suburbia, abbiamo incontrato Ilario Alicante, sicuramente il giovane italiano più talentuoso. Non lo conoscevamo di persona e ci ha fatto una buonissima impressione, ha solo 19 anni ma sa il fatto suo e senza ombra di dubbio merita i consensi ricevuti finora. E’ stata una chiaccherata piacevolissima durante la quale gli abbiamo chiesto di raccontarci un pò di tutto, da come si è avvicinato al mondo del clubbing fino ad arrivare ai progetti futuri, passando per il recente successo ottenuto in campo internazionale. Signore e signori, ecco a voi Ilario Alicante!

CML: Ciao Ilario! Benvenuto su ClubMusicLovers.com
I.A: Bene!

CML: Vogliamo conoscere Ilario Alicante ragazzo, prima che produttore e dj. Che musica ascoltavi prima di avvicinarti a questo mondo?
I.A: Io ho sempre ascoltato ogni genere musicale, a partire dalla commerciale, non è che sia sempre stato di nicchia. Ho ascoltato tutto e tuttora ascolto tutto. Mi piace anche molto il jazz, John Coltrane, svariati generi insomma. E poi mi sono appassionato al “nostro” genere e lo sto portando avanti.

CML: Per “nostro” intendi il genere elettronico?
I.A: Non proprio elettronico, non mi piace molto catalogarla come minimal, però ora c’è quest’ondata funk, quest’ondata un po’ più house che seguo, però come dico sempre faccio tutto. Cioè un giorno mi sveglio faccio techno, un altro giorno faccio un disco un po’ più house o funk. Ora ho diversi progetti, per esempio con Delete, un artista venezuelano con cui ho già fatto diverse release, porto avanti progetti un po’ più techno, da solo porto avanti progetti un po’ più funk, sempre andanti, non troppo house. Insomma mi piace svariare.

CML: Ad inizio carriera ti sei avvicinato con suoni un po’ più house?
I.A: Inizialmente forse un po’ più pesanti, ultimamente mi sto alleggerendo. Però mi sono avvicinato partendo un po’ più techno.

CML: Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato ad inizio carriera?
I.A: Quando ho cominciato ovviamente, essendo meno esperto, ero un po’ più sul mainstream e sugli artisti più conosciuti: Richie Hawtin, Ricardo Villalobos, Luciano, che sono quelli un po’ più famosi anche se di nicchia.

CML: Sei legato ai due più grandi movimenti della Toscana: Metempsicosi e Tenax. Come la vivi?
I.A: Ho buoni rapporti con entrambi, sono due canali paralleli ma molto differenti. Metempsicosi è stato più importante in passato e ora lo è ancora, forse per una clientela un po’ più giovane. Tenax è stata la mia casa, io parlo sempre bene a tutti del Tenax perché è stato il posto dove andavo all’inizio a ballare, dove avevo paura di non entrare per la selezione all’ingresso e per me il Tenax è il Tenax. Come la vivo? La vivo bene, mantenendo buoni rapporti con entrambi ma senza essere legato troppo a tutti e due. Sono abbastanza indipendente, anche se collaboro con loro.

CML: Il Tenax inteso come locale rispecchia quello che per te dovrebbe essere il club?
I.A: Si, ha un impianto favoloso ed è la prima cosa per un dj che suona. Il contesto è molto bello e anche a livello di animazione. Come struttura è fatto benissimo, su due piani, pieno di gente bella. Si, può essere il mio club ideale, non è il migliore ma sicuramente è uno dei più importanti in Italia. Ha il suo fascino, colpisce un po’ tutti.

CML: Con Tenax c’è forse un rapporto particolare per via dell’uscita Vacaciones en Chile.
I.A: Si, anche. C’è un bel rapporto soprattutto perché sono di casa, sono nato lì, quindi c’è un rapporto speciale proprio per questo. Poi c’è questa release che ci ha legato e quindi si va avanti.

CML: L’uscita su Tenax ti ha dato la possibilità di partecipare a Gemma Label Contest, festival che si svolge a Roma. Queste iniziative ti piacciono?
I.A: Mi sono divertito molto a Gemma, specialmente la location era molto originale, l’ex Mattatoio. E poi è stato organizzato bene, è stata una bella serata, mi sono divertito.

CML: Cosa pensi dell’attuale movimento in Italia a livello non tanto di musica quanto di proposta artistica e di organizzazione?
I.A: C’è un buon movimento. C’è anche crisi in generale nei locali e questo si sa. Però a livello di artisti secondo me ci siamo, stiamo prendendo una buona via e stiamo cominciando un pò più a sperimentare, ad andare molto più sullo straniero, siamo più attenti alla selezione degli artisti e questo fa piacere a tutti, ai clienti e agli addetti ai lavori.

CML: Secondo te quali sono le principali differenze tra il nostro movimento rispetto a quello tedesco?
I.A: E’ tutto un altro mondo, è proprio un’altra mentalità, a partire dalla gente per finire agli addetti ai lavori. Vai al Cocoon a Francoforte e alle 6 di mattina trovi la ragazza col bicchiere di vetro di vino, è un’altra cosa. Stiamo provando ad avvicinarci un po’ a questa mentalità anche se secondo me è molto difficile perché siamo lontani, non dico anni luce, ma siamo ancora lontani.

CML: Tu che da giovane artista ce l’hai fatta ad emergere, cosa pensi del fatto che in Italia tanti club di rilievo preferiscano proporre djs che assicurano le entrate piuttosto che giovani emergenti?
I.A: Questa cosa è dettata appunto dalla crisi. Essendoci crisi un imprenditore preferisce andare a botta sicura, non si può permettere di sperimentare perché, piuttosto che ascoltare qualcuno meno conosciuto, la gente preferisce andare a ballare quando c’è l’ospite un po’ più mainstream. Quindi è difficile sperimentare, è comprensibile la cosa.
image

CML: Tornando a te, ti da più soddisfazione il ruolo di produttore o dj?
I.A: Sono cose parallele, quindi entrambi. Produrre è bello ed è fondamentale per suonare. Vai in giro, ti fai conoscere grazie alle produzioni. Poi quando suoni devi dare il tuo e rimanere impresso, però le produzioni sono la cosa fondamentale perché ti permettono di sfociare anche all’estero. L’impatto con la folla regala emozioni, ma anche produrre, andare ai festival e sentire il tuo disco suonato dai grandi lo è. Sono emozionanti entrambi.

CML: Quando è stato che hai provato la tua prima grande emozione per aver sentito un tuo disco suonato da un grande dj?
I.A: Al Cocoon, Loco Dice e Luciano, back to back tutta la sera e misero Vacaciones en Chile. Andai su, con la console in parquet, mi ricordo benissimo. Lì fu bella perché fu la prima internazionale, in Italia al Tenax e altri locali importanti c’erano già dj che suonavano la traccia. Però lì fu bello, fino all’estero, poi al Cocoon, mi ricordo bene quello.

CML: Tu che suoni soprattutto live, quanto pensi influiscano fattori come improvvisazione e capacità di capire cosa chiede la pista?
I.A: E’ molto importante, anche per questo ho scelto di suonare prevalentemente live, perché ti permette di creare, di svariare un po’ e mi piace molto. Mi da più soddisfazione fare un live e far divertire la gente solo con la mia musica, perché è solo quello che faccio io. Mi piace anche fare dj set, infatti quando ci sono date dove devo suonare più di un’ora e mezza, che è la durata del live, faccio anche dj set ed è bello mettere dischi, anche perché ho iniziato così. E’ circa un anno e mezzo che faccio live, comunque svario, dipende dalla lunghezza del set.

CML: Abbiamo parlato di artisti giovani che non riescono ad emergere, secondo è frustrante per un dj avere il proprio battesimo all’estero per riuscire ad essere elogiato anche a casa?
I.A: Si, questo si collega a quello che dicevamo prima. E’ più importante essere conosciuto all’estero, andare fuori e crearsi un nome per essere considerato in Italia. Non ci puoi far niente, è così.

CML: Cosa pensi del fatto che alcuni giovani vengano immediatamente considerati dei fenomeni prima ancora di dimostrare il proprio valore?
I.A: Emergere è difficile, facendo produzioni ci si può riuscire, però è veramente difficile continuare. Succede che qualcuno emerge con un disco bomba, è bravo, ma dopo una stagione finisce. Cos’è che ti permette di continuare? Produrre, fare produzioni importanti a livello internazionale e dare il tuo quando fai i set. Secondo me è la cosa più difficile, anche se già emergere lo è. E’ facilissimo scendere a picco perché il mercato è vario e ce ne sono migliaia.

CML: Ora è tutto minimal, ha veramente spopolato in Italia. Quale è la tua opinione a riguardo?
I.A: Non voglio fare paragoni, però anche i ragazzi più giovani indossano magliette minimal, sta diventando commerciale. A riprova di questo, gente che andava in locali commerciali, dopo un party di quel genere si sente minimal. Sono mode.

CML: Quale è il tuo setup ideale per produrre?
I.A: E’ un periodo che uso Ableton perché è l’interfaccia più immediata e mi ci trovo benissimo. Prima usavo Logic però quello che facevo in 10 minuti, ora lo faccio con 5. Ovviamente non uso solo Ableton, ma anche plugin e altri software in rewire. L’interfaccia standard dove stendo tutto è Ableton.

CML: Finora si è capito poco su Alicanuel, svelaci qualcosa in più sul tuo progetto con Emmanuel.
I.A: Si è capito poco perché è presto. Ho conosciuto Emmanuel lo scorso capodanno, mi ha colpito perché è una persona molto intelligente, con la testa sulle spalle, che non fa niente a caso. Ogni cosa che tira fuori è pensata ed intelligente, questo mi ha colpito di lui. Secondo me ci compensiamo, messi insieme per me viene una cosa veramente forte che può andare molto bene. Intanto abbiamo fatto diverse tracce che pian piano scopriremo dove e quando usciranno, ci sono già delle buone cose in cantiere. E’ un progetto più per la produzione, a livello di set o serate ognuno fa il suo. Ovviamente, con le uscite, se ci saranno richieste di serate insieme le facciamo.

CML: Collegandoci al decreto sull’uso dell’alcol del 30 Luglio, secondo te ci sono leggi troppo restrittive in Italia che regolano il clubbing?
I.A: Sono restrittive, ma è una conseguenza al comportamento che abbiamo. A volte si esagera troppo, la gente non usa il cervello ed hanno portato il gioverno a fare queste leggi che alla fine secondo me sono anche giuste.

CML: In relazione alla restrittività, lo scorso Agosto hai preso parte al MooDjay, il festival che si è svolto all’autodromo del Mugello tra problemi organizzativi e non solo. Dal tuo punto di vista che esperienza è stata per gli artisti, per i clienti e per gli organizzatori?
I.A: E’ stato un grande peccato perché trovare una location come quella, che poteva ospitare 10 mila persone, tutto organizzato perfettamente, con noi artisti che siamo stati trattati veramente benissimo, impianto da paura e poi vederla rovinare dalla Polizia in tenuta antisommossa, super controlli, portando via tantissimi ragazzi dalle tende, persino baristi, roba dell’altro mondo. E’ stato un peccato perché poteva essere un festival bellissimo. So che c’è un contratto, penso per 5 edizioni, vediamo come andranno le prossime sperando che non ci rovinino anche quelle.

CML: Prendendo spunto dalle tue origini toscane, abbiamo notato che in Italia c’è stata un’evoluzione, le sonorità di tendenza si sono spostate. Negli anni ’90 abbiamo avuto Napoli con Marco Carola, Rino Cerrone e Danilo Vigorito, un paio di anni fa è esplosa la Sardegna con Renato Figoli, Andrea Ferlin e Andrea Mereu. Adesso c’è la Toscana con tanti giovani, perché secondo te?
I.A: Ci sono varie zone dove ci sono buone proposte però penso che non c’è un motivo in particolare, alla fine la ruota gira e varia. Ovviamente quando andava la techno, c’era più cultura al Sud, quindi quest’ultimo è emerso di più perché più preparato. Cambiando la musica, cambia anche la parte da dove proviene ma tutto il mondo è paese.

CML: Secondo te quanto è importante per un’artista curare l’aspetto comunicativo? E’ importante anche l’immagine?
I.A: Ha un’importanza veramente grande, basta vedere MySpace quante visualizzazione ha, quanti utenti ha, è importantissimo. Si, secondo me anche l’immagine lo è.

image

CML: Tu come ti poni con i “fan”?
I.A: Cerco sempre di mantenere un rapporto normale, perché fino a 1 anno io ero nel mezzo a ballare. Quindi cerco di essere sempre come sono davvero, non cerco di creare il personaggio come qualcuno può fare. Poi non so la gente cosa pensa, ovviamente c’è sempre qualcuno che parla bene, chi parla male, l’importante è che se ne parli.

CML: Quali sono gli episodi più bizzarri che ti è capitato di vedere in discoteca? Ce n’è uno in particolare?
I.A: Tutti i giorni si vedono di queste cose, episodi bizzarri se ne vedono, non posso non menzionare il Circoloco che è tutto bizzarro. Dovunque vai, che sia l’estero o l’Italia, c’è sempre il “pazzo”.

CML: Perché in Italia non si riesce ad organizzare ad esempio un bel festival open air come può essere il Nature One o il SonneMondSterne? Quale è la tua opinione?
I.A: Se lo sapessi organizzerei un open air. E’ dura e, come ti dicevo prima, l’estero è anni luce avanti. Qui ci ostacolano e a volte non vogliamo, non c’è l’intenzione. Lo vediamo appunto dal MooDjay, un festival del genere, con artisti come Fisherspooner e Boy George, cose che comunque esulano dalla nostra scena, ci hanno ostacolato. Già non si vuole, in più quando si vuole ci ostacolano.

CML: Oltre che a livello istituzionale, può dipendere anche dalla poco esperienza?
I.A: Talvolta i proprietari si dovrebbero acculturare un po’ di più, andare in giro per i vari festival e vedere come è il movimento estero invece di rimanere ai circuiti italiani.

CML: Un artista non vuole mai essere etichettato per paura che col tempo possa essere considerato superato. Se tu potessi definire con un paio di termini il sound che proponi attualmente, sia in campo produttivo che di serate, quali eseresti?
I.A: Ora c’è questa ondata funk, quindi funk ce lo metto. Però c’è groove sotto, che si può avvicinare alla techno anche se non quella partenopea per capirci. Una techno un po’ più leggera, un groove che c’è, è solido ma è felice. Non mi piacciono molto gli estremi, troppo house non mi piace, troppo techno neanche. Una via di mezzo, felice ma andante.

CML: Come è il tuo rapporto con Roma? Come è iniziato?
I.A: E’ iniziato grazie agli amici del Suburbia, i quali hanno creduto in me per primi. Ora non lo dico perché siamo qui però, come si diceva prima, è difficile che gli imprenditori facciano delle scommesse. Loro l’hanno fatta, sta andando bene e gli sarò riconoscente. Siamo diventati amici, ma sempre in modo professionale.

CML: Adesso sei giovane, ma ti vedi a 40 anni ancora in studio o dietro una console?
I.A: Si, è passione e quindi come tutte la passioni continuano sia che vada bene che male. Penso di continuare finchè la passione ci sarà e spero di averla ancora per lungo tempo. Siamo all’inizio, non pensiamo troppo a domani, vivo alla giornata.

CML: Parlaci del tuo prossimo tour sudamericano.
I.A: Nel tour farò Medellin, Bogotà e Cali. Poi ci sarà anche a Gennaio una altro festival, l’UltraMar. Sono curioso di andare in Sud America e vedere com’è la scena musicale lì e tutto il resto. Magari nella prossima intervista ti racconterò com’è andata, per ora sono curioso.

CML: Secondo te come evolverà il suono da oggi a un anno?
I.A: Come sempre è una ruota, gira tutto. Ora c’è questa ondata funk, ma tra poco tamburi, trombe e fisarmoniche finiranno. Penso che la minimal sia finita, sicuramente, e prima che ritorni passerà tempo. Secondo me ora ritorna anche qualcosa di melodico, bisogna sempre arrivare all’apice di quest’ondata funk, siamo all’inizio. Nell’anno che viene ci sarà l’apice, poi scenderà ed entrerà qualcosa di nuovo. Bisognerà essere bravi a rinnovarsi e a cercare nuove sonorità.

CML: Che significato ha per te prender parte al prossimo Time Warp Rotterdam?
I.A: Un significato importantissimo, ne ho fatti 4 di Time Warp da cliente ed è un evento primario a livello europeo e anche mondiale. Riuniscono tutti i migliori dj, è un riassunto dell’anno ed esser presenti per un giovane come me è una vetrina immensa. Cercherò di sfruttarla nel migliore dei modi e la sento molto. Speriamo che vada bene, ci vediamo in Sala 1.

CML: Grazie per la tua disponibilità!
I.A: Grazie a voi.



MySpace: http://www.myspace.com/ilarioalicante
 
Top
satolladj
view post Posted on 1/3/2009, 21:04     +1   -1




MA IO MI SCIOLGOOOOOO *_*
 
Top
°Dj Siren°
view post Posted on 1/3/2009, 21:06     +1   -1




xk?? XD
 
Top
drillothevoice
view post Posted on 13/4/2009, 12:16     +1   -1




troppo bravo questo dj e ancora piccolo ma e mostruoso XD
 
Top
3 replies since 1/3/2009, 17:03   857 views
  Share